Addio like? In principio fu Instagram e adesso sembrerebbe arrivato anche il momento di Facebook. Per ora il test riguarda solo l’Australia, ma potrebbe essere solo l’inizio di una rivoluzione epocale. La linea seguita da Zuckenberg è sempre la stessa ed è basata “su ricerche sul benessere degli utenti e contributi di professionisti di salute mentale secondo cui il conteggio dei like può causare pericolose comparazioni sociali.”
Una vera rivoluzione quindi, perché il like è stato l’elemento su cui si fondava il social network. È proprio il caso di utilizzare il passato perché in nome di una più moderata versione anti-vanità (vanity metrics) si è deciso di delikizzare i social. Ovvero il numero di reactions è ora visibile soltanto all’autore del post.
Giusto o sbagliato?
Questo sarà solo il tempo a dirlo. Va sottolineato però che questa scelta ha sicuramente una spinta dovuta ad un sentore sempre più “pop” e che vede crescere una specifica moralità sociale. Una presa di coscienza che vuole liberare gli utenti dalla pressione sociale dalla ricerca del consenso ad ogni costo. Dire addio ai like lasciando gli utenti più liberi di pubblicare i contenuti che preferiscono.